TAMTAM DI FINE ANNO 2021

Carissimi della tribù del MALAWI

Forse per la prima volta il Malawi si vede seriamente aggredito dal COVID-19 nella variante OMICRON che purtroppo conoscete benissimo per tutte le conseguenze che ha riportato da voi. La vigilia di Natale con una circolare a tutti i preti dell’Arcidiocesi di Lilongwe, il nuovo arcivescovo George Desmond Tambala ha scritto dell’obbligo ad essere vaccinati a fronte di una situazione allarmante. Un obbligo esteso a tutto il personale amministrativo delle diocesi. Questa direttiva segue quanto Papa Francesco, il Nunzio Apostolico Gianfranco Gallone e tuta la Conferenza Episcopale del Malawi vanno ripetendo.
Le statistiche ancora dicono che su una popolazione di 19 milioni di abitanti, quasi 700.000 sono stati vaccinati, (solo il 3,7%), positivi sono stati 70.000 e 2.322 sono deceduti dall’inizio della pandemia. Attualmente i casi positivi sono 1.200 ogni 24 ore. Mentre il Governo sta per implementare l’obbligo alla vaccinazione lo scontro è con le organizzazioni dei Diritti Umani che lo accusano di usare due misure: ridurre le ore di apertura del mercato quando i prezzi da soli ne allontanano la gente; o ridurre al minimo la frequenza alle chiese quando gli stadi o i “political rallies” continuano come prima. La Corte giudiziaria darà la sua risposta in merito all’obbligo di vaccinazione il 3 Febbraio 2022. Per questi giorni l’ospedale di Mikoke conferma che i casi positivi sono in grande crescita e solo per chi è stato vaccinato, il livello di conseguenze sanitarie rimane minimo… purtroppo sono troppo pochi i vaccinati e solo ora delle unità mobili del Ministero della Salute stanno raggiungendo i villaggi.

Il paese sta vivendo un grave momento di impoverimento generale quando generi alimentari come l’olio da cucina, lo zucchero, il costo dell’acqua, ma anche il sapone e la benzina vedono i prezzi raddoppiare in continuazione dovuto alla liberalizzazione del mercato. A Febbraio 2022 la Reserve Bank del Malawi introdurrà per la prima volta la moneta di Malawi Kwacha 5.000, un segnale di svalutazione del potere della sua moneta.
Tutto questo dentro un cambio climatico che ha stravolto tutta la stagione delle piogge che ancora non è iniziata, quando in passato la semina iniziava ad Ottobre. Il caldo eccessivo è una vera persecuzione con temperature spesso a 40 gradi che rendono impossibile anche la piccola agricoltura da villaggio. Un dono inaspettato ora in vendita al mercato sono le termiti volanti che sciamando sono state catturate e sono il dono di Natale più ricercato: “Non abbiamo soldi per comperare nulla e il nostro pranzo di Natale è la polenta con termiti fritte”.

Il secondo Natale all’ombra del Covid-19 è per il Malawi un triste Natale.

FRAMMENTI DI NATALE

In preparazione a una festa che potesse ridare speranza e continuare la gioia di aver completato positivamente l’anno scolastico 2021, quando le scuole non hanno perso un solo giorno di presenza, assieme ai ragazzi del Cecilia Youth Center, le quattro settimane dell’Avvento hanno visto la nostra piccola comunità organizzare dei momenti che ci aiutassero a incontrare il Natale proprio nei nostri villaggi, guidati dallo spirito del Sinodo che in Malawi è una presenza molto vissuta nelle piccole comunità di base.
Con la televisione Luntha abbiamo raccontato quattro momenti importanti:

La visita al fiume ormai prosciugato dalla calura a insegnarci il rispetto del creato che spesso distruggiamo con le nostre mani. Come l’Avvento il fiume viene da lontano per poi continuare ancora il suo percorso. Così anche la nostra fede e il senso di essere una chiesa. 

La seconda settimana alla Casa a Metà Strada dove per la prima volta i carcerati possono vivere da persone in tutta la loro dignità a fronte della reclusione che stanno portando a termine.

Casa a Metà StradaL’ispettorato delle prigioni ha raccontato degli undici mila carcerati che vivono in condizioni atroci di vera miseria.  A gennaio 2022 il primo gruppo di 60 carcerati completeranno la loro preparazione al rientro nella società da cittadini con un mestiere che li renda autonomi e riconciliati con loro stessi e le persone che avevano offeso. La Half Way House, ufficialmente aperta quest’anno, porta con sé il sogno di cambiare tutto il sistema giudiziario del Malawi, mettendo al primo posto non la punizione, ma il riguadagnare anche chi era perso. Per il Natale il Presidente del Malawi ha rilasciato 103 carcerati. Un miracolo come lo è il Natale.

Poi siamo stati con l’Alleluya Band che ha insegnato al Malawi a cantare la vita e hanno portato letteralmente in ogni angolo del mondo quanto loro stessi hanno sperimentato e vissuto da quando sono diventati messaggeri di quanto Papa Giovanni Paolo II era venuto a chiedere ai giovani del Malawi nel 1989.

Per concludere la nostra ricerca, assieme alla Sant’Egidio del Malawi ci siamo messi in ascolto di come prenderci a cuore gli ultimi, i più poveri e non solo il giorno di Natale, ma tutti i giorni e sempre. Rimettere al primo posto chi più fatica a sopravvivere, il milione di siero positivi del Malawi, gli orfani… garantendo a tutti ascolto e condivisione. La Sant’Egidio porta nel mondo questa caratteristica di totale rispetto e gioiosa fratellanza che non è scontata nemmeno tra i poveri, spesso emarginati dalla loro stessa. A Balaka la loro presenza sta cambiando anche la nostra chiesa.

I frammenti del Natale ci hanno aiutato a cercare nel nostro villaggio il messaggio di Betlemme quando Dio ha scelto il posto degli ultimi. Sempre con l’aiuto della televisione Luntha che in diretta raccontasse questo Natale abbiamo riascoltato una storia venuta da lontano che ci ha aiutato ad andare oltre la tradizione che i nostri antenati ci hanno raccontato di un Dio lontano e a volte pauroso.

1901: Il primo Natale
I primi missionari Monfortani sono giunti in Malawi nel 1901 e quest’anno celebrano 120 di presenza dal primo Natale che il loro diario così racconta:
“Il 15 Dicembre 1901 finalmente entriamo nella casa che abbiamo costruito. Fatta in fretta con il tetto di paglia siamo costretti ad aprire l’ombrello quando la notte piove e allaga le nostre stanze.
Il 25 Dicembre è una grande giornata. Per la prima volta la gente è ammessa a partecipare alla messa fino all’offertorio. C’è tanta gente e il padre Winnen ha insegnato loro il canto in latino del ‘Venite Adoremus’ e il ‘Kyrie eleison des simples’. E hanno tutti cantato alla meglio. C’è da emozionarsi a vedere per la prima volta tutta questa gente ai piedi del tabernacolo. Il padre superiore dice loro alcune parole nella loro lingua, che lui stesso sta imparando.”
Il primo Natale, senza il presepio e la stella o gli angeli, senza ancora un cristiano battezzato, c’erano solo i pastori come nella notte di Betlemme, eppure i primi missionari non si lamentano di nulla.

A NATALE NASCE LA SPERANZA
Niente come un bambino in braccio a sua mamma parla al cuore dell’Africa.
E così è stata la nostra festa di luci e canti a dirci forte che un giorno potremo dire “Il COVID-19 non c’è più”.
Per ora rimane una sfida tutta da combattere ed è importante esserci tutti.

Tra i momenti importanti di questo Natale è stato l’incontro e la festa con tutti gli orfani dell’ADOZIONE A DISTANZA.
Un miracolo che continua da trent’anni grazie alle famiglie che in Italia aprono le loro case alla condivisione.

Natale degli orfani Adozione a Distanza 2021

Ed ora proprio come fanno i contadini, tutto lo Youth Center è a seminare il granoturco. E la gente li prende in giro dicendo… Da quando si semina se non ci sono le piogge? Anche questo un miracolo che aspettiamo come è stato il Natale. 

Il coro dei piccoli è andato di capanna in capanna a cantare le Christmas Carols, a dire a un paese stremato che non siamo soli.

Il TAMTAM oltre ai saluti e gli auguri per il nuovo anno dice tutta la sua ammirazione per il vostro coraggio
nell’affrontare una situazione che sembra sempre sfuggire di mano.
Un coraggio necessario anche alle tribù della savana purtroppo totalmente impreparate

BUON ANNO NUOVO
DALLA SAVANA DEL MALAWI

ZIKOMO!

Bambo (padre) Piergiorgio e tutti i Missionari Monfortani del Malawi


 

 

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