TAMTAM DI FINE OTTOBRE 2021 – La rinascita dei detenuti

Novità dal Malawi e “La Casa a Metà Strada” per la rinascita dei detenuti.

È ormai l’estate africana ad avvolgere il Malawi. Un caldo infinito che speriamo possa portare anche i monsoni con le piogge per cominciare ancora una nuova stagione per l’agricoltura. Una stagione che fa paura alla gente perché senza fertilizzante non riesce a produrre nulla la terra che è poca per i 19 milioni di abitanti e viene sfruttata senza possibilità di rotazione. Fa paura questa nuova stagione perché il fertilizzante al mercato costa Malawi Kwacha 40.000 e il governo non riesce ad abbassare il prezzo che vorrebbe a 27.000, il prezzo che il programma di sostegno ai contadini viene portato avanti a costo di svuotare le casse del paese.
Storie che si ripetono anno dopo anno e ora particolarmente punitive per i contadini.

Eppure il Malawi sta vivendo anche tanti momenti positivi, il più bello quello della bassa prevalenza del Covid-19 nonostante l’insignificante presenza del vaccino che ha raggiunto solo mezzo milione di abitanti.
Le scuole a giorni, il 19 Novembre, chiudono l’anno scolastico portando a termine tutto il programma scolastico senza interruzioni. Un vero miracolo dopo l’esperienza negativa dello scorso anno che aveva visto il forte sbandamento degli studenti a seguito dei troppi mesi lontano dalle aule scolastiche.

In Malawi è stato approvato il Vaccino Anti-MALARIA.
Dopo anni di sperimentazioni che hanno coinvolto anche il Malawi dove la malaria è terribilmente endemica, si è giunti all’implementazione del programma di immunizzazione che consiste in quattro iniezioni somministrate ai bambini da zero a due anni. Il cammino è ancora lungo per sconfiggere la malaria, ma questo è il miglior risultato finora disponibile in un paese dove il 60% delle ammissioni di bambini in ospedale è dovuto alla zanzara che causa la malaria. I casi di malaria nei bambini vengono ridotti del 50%. Assieme al vaccino c’è una grande campagna di disinfestazione delle capanne che vorrebbe eliminare la malaria per il 2030, in un paese dove ogni anni si contano 7 milioni di casi di malaria, un terzo di tutta la sua popolazione.

La campagna di immunizzazione è iniziata con buoni risultati.

Malawi ottobre 2021

La politica vive di tanti alti e bassi dopo aver dato prova di cambiare un presidente e il suo governo senza lasciare spazio a violenza o manifestazioni di piazza – questo per confermare che il cambio era una scelta giusta e segnava la sconfitta della corruzione elettorale.

La chiesa del Malawi vive anche un momento importante: Il nuovo vescovo per la diocesi di Dedza, Rt Rev Peter Adriano Chifukwa, e il nuovo arcivescovo di Lilongwe Most Rev. George Desmond Tambala, dell’ordine dei Carmelitani Scalzi del Malawi, sono forze importanti ora che inizia la lunga stagione del Sinodo.

E c’è anche la bellissima storia che abbiamo raccontato tante volte e viene da lontano.

HALF WAY HOUSE – OGGI È UNA CASA

Dopo dieci anni di lunga preparazione, e tante discussioni, oggi per 50 carcerati del Malawi c’è la possibilità di trascorrere gli ultimi sei mesi in una struttura che li prepari a tornare a casa. Non più come ex carcerati ma, come cittadini, che possono aiutare le loro famiglie e il paese.
I due punti di forza di questa casa che è cresciuta con il vostro aiuto e il diretto sostegno di tanti volontari dall’Italia, sono:
Il percorso di riconciliazione con se stessi;
I sei mesi a Balaka non sono più vissuti all’ombra di un sistema carcerario punitivo, ma capace di trasformare anche chi ha commesso dei crimini e poter rimediare al male commesso;
L’apprendimento di un mestiere che li renda capaci di autonomia.

Il governo tramite le sue istituzioni, manda istruttori in vari settori come falegnami, elettricisti, saldatori, sarti e riconosce il certificato di completamento della formazione e la possibilità di aprire una propria attività.

È solo l’inizio, è il primo semestre e magari non tutto è perfetto, ma è un tale cambio capace di trasformare tutto l’impianto giudiziario e il sistema carcerario tra i più punitivi perché un retaggio dei lunghissimi anni della dittatura. Questa iniziativa ha avuto un grande aiuto dalla Comunità Europea che si è veramente distinta per l’attenzione a questa nuova strada.
A Gennaio 2022, con il secondo esperimento ci sarà anche la presenza delle donne alla “Casa a Metà Strada”.

È solo l’inizio, ma è il sogno che ognuna delle 25 prigioni del Malawi diventi una “Half Way House” e che il sistema giudiziario giunga a mettere al primo posto la possibilità di ricominciare una vita, come ogni carcerato desidera fare.
Restano le guardie carcerarie a garantire la sicurezza, resta la divisa di carcerato, ma sotto le divise ai carcerati è finalmente concessa la libertà di essere se stessi.
Un miracolo? Una lezione di vita da un paese trai più poveri al mondo? Io l’ho visto.
Basta non arrendersi mai. Questa è la ricetta che i miracoli possono avverarsi: non arrendersi mai.

Eccoli i vostri carcerati pronti a tornare a casa.
Il vostro aiuto, fatto di tantissimi piccoli e grandi doni, ha permesso che anche il carcere diventi una casa.
Una casa povera, dove le razioni rimangono quelle delle prigioni che danno un solo pasto al giorno, manca anche il sapone e tante cose necessarie, ma nessuno si lamenta per questo.
La missione oggi ha una Buona Notizia da raccontare al mondo.
Da Balaka, un piccolo villaggio del Malawi.  

NELLE FOTO La CASA A METÀ STRADA OGGI

I tanti mestieri da imparare per poter tornare a casa dopo gli orrori della prigione.
L’uniforme blue è per gli istruttori.

Un giorno a settimana c’è anche la partita a pallone all’esterno della Casa a Metà Strada.
Mancano le magliette e le scarpe da calcio, ma non ci bada nessuno.

La seconda squadra si toglie la camicia e questo basta a distinguersi.

La messa celebrata alla Casa a Metà Strada con la presenza della gente della comunità cristiana che si fa carico di condividere con i carcerati dei sacchi di farina e del sapone, assieme a vari doni come un paio di scarpe che ancora la struttura della Casa a Metà Strada non provvede.

Un carcerato legge la Parola di Dio il giorno della preghiera.

Il Coro della Montfort Media canta con i carcerati che oggi iniziano una nuova vita.

Partecipare all’Eucarestia aiuta a sentirsi a casa.

L’Uffiiale che comanda questa prigione (“Officer in Charge”) racconta come anche per lui questa casa è all’inizio di un grande cambiamento per le prigioni del Malawi.

ZIKOMO!

Bambo (padre) Piergiorgio e tutti i Missionari Monfortani del Malawi


 

 

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