TAMTAM – Grazie: l’ospedale di Balaka ricostruito!

Carissimi tutti della grande tribù degli amici del Malawi 
e agli amici dell’ospedale di Balaka – Friends of Balaka hospital 

Vi raggiunga un carissimo saluto dal nostro villaggio del Malawi.
Un saluto che vuole condividere la grande preoccupazione che ha invano ancora una volta gran parte dell’Italia e del mondo.
Sia pure a distanza, ora che da voi è cambiata l’ora legale e ci ha portato in avanti di un’ora e non sempre riusciamo a seguire i vostri telegiornali che parlano di stop ai movimenti tra regioni, zone rosse e coprifuoco, Rt … quanta sofferenza in quella riga che dice “La curva non si ferma…”.
E noi che non sapremo mai perché queste parole continuano a restare straniere nella savana del Malawi, vi assicuriamo tutta la vicinanza e la preghiera che dalle capanne dei villaggi africani giunge fino alle vostre case e famiglie e scuole.
E tra le tante notizie che vi inseguono, possa questa voce portarvi un Grazie sentito con tutto il cuore, per l’aiuto che ci avete donato.
La storia di un ospedale che aveva preso fuoco.

Era la fine del mese di Luglio 2020. Nella notte il fuoco aveva distrutto tanta parte dell’Ospedale di Distretto di Balaka. I 146 pazienti erano stati portati lontano negli ospedali di Liwonde eNtcheu e tutta la struttura chiusa a tempo indeterminato. La storia di questo ospedale che da centro per la lotta alla lebbra era diventato ospedale generale per oltre 450.000 abitanti, e che era stato costruito proprio dalla missione Monfortana e delle Suore della Sapienza, ci aveva obbligato a prenderci a cuore la riapertura di un servizio essenziale soprattutto ora che la paura del COVID – 19 si avvicinava sempre più ai villaggi.
Era così nato il FRIENDS OF BALAKA HOSPITAL, che aveva proposto un programma che portasse alla riapertura immediata della struttura sanitaria.

Lo scopo era stato “Come nei giorni della lebbra, oggi la missione con tutta la gente di buona volontà, in Italia e in Malawi inizia una raccolta di aiuti per iniziare da oggi la ricostruzione e la riapertura dei diversi padiglioni”.
Vuole essere un segnale, un grido di aiuto, un impegno a radunare tutte le forze disponibili prima che la pandemia diventi una tragedia inarrestabile.”

È rimasta la targa che ricorda la costruzione dell’ospedale che avrebbe sconfitto la lebbra agli inizi degli anni 1970.

Le prime tappe della ricostruzione. 
Quando ancora cucine e lavanderia presentavano un triste spettacolo ancora fumante,
Il primo intervento molto importante è stato il rifacimento integrale dell’impianto elettrico e idraulico. Quando questa era stato completato si è provvisto all’acquisto di quanto era ancora necessario per preparare una riapertura immediata.
Lavatrici che permettessero di avere tutto sterilizzato,la cucina per preparare i pasti e poi tanto materiale di prima necessità.

Il primo paziente è stato ammesso Mercoledì 16 Settembre e con lui le prime mamme che hanno così riaperto
il reparto della maternità. Immagini semplicissime che dicono anche la povertà di tutta la struttura,
ma che dicono un grande Grazie per tutti gli aiuti inviati che hanno permesso di uscire da un incubo.

La riapertura dell’ospedale di Balaka.
I primi pazienti sono stati ammessi fin dall’inizio di Settembre anche se solo più tardi avrebbero avuto la possibilità di un vero ricovero.
La sala operatoria in contemporanea ha iniziato a funzionare a pieno ritmo il 16 Settembre.
All’ospedale di Balaka, nel reparto della maternità nascono 24 bambini al giorno, uno per ogni ora di giorno e di notte… oltre 600 al mese. 

LA GRANDE FESTA

Il 15 Ottobre in Malawi si celebra con una vacanza il Mother’s Day, la Festa della Mamma. 
La coincidenza con la data di riapertura è stata bellissima e voleva dire a tutti che il servizio ospedaliero era ritornato ai meglio.
Era importantissimo che tutti gli ammalati potessero contare su un aiuto che li avrebbe accolti, giorno e notte e sia pure a volte con un’assistenza minima, avrebbero trovato un dottore e qualche medicina.

La visita all’ospedale ormai in funzione è stata fatta con il sindaco di Balaka, le autorità amministrative, del Ministero della Salute e dal Missionari Monfortani con Andrea e Agostino a nome di tanti volontari e tutti gli Amici dell’Ospedale che ci hanno mandato oltre 30 mila euro… Era il ritorno come all’inizio, quando l’ospedale combatteva la lebbra, per un servizio importante che assieme alle cure portasse tanta fiducia.

La firma del libro dei visitatori all’ingresso dell’ospedale.

Per la festa c’era un dono per tutti i 250 pazienti e 50 del personale medico.

I volontari dei Friends of Balaka Hospital hanno distribuito a tutti il loro pacco che comprendeva il pacco del pranzo, un dono con tanti cibo, sale, zucchero, riso…
che bastasse per una settimana. Alle mamme anche il dono di un “chitenje”, il tessuto variopinto che serve da vestito e da coperta e ai bambini tanti dolci, è stata una grande festa per le mamme in particolare che si sentivano al centro di tanta attenzione.

Il pacco dono e il pranzo aveva poi raggiunto anche l’Ospedale del Confort di Andiamo
dove nei mesi di chiusura erano stati trasferiti i pazienti,

La presenza della stampa e della televisione è stata di aiuto a raccontare in Malawi la storia che è possibile realizzare anche i miracoli,
come quello di aiutarsi a cambiare e vincere la nostra povertà.

E noi missionari non credevamo di riuscire ad andare oltre un piccolo aiuto.
L’appello a riaprire l’ospedale ha trovato tanta, davvero tanta generosità.
Il primo bonifico arrivato sul conto dei Friends of Balaka Hospital, da parte di Roberto e Mari, ha avuto un grande seguito in una lunga lista di tanti benefattori. 
Berbenni Patrizia-Cugini Fr.sco, Maffi Oscar Gv Pasta Paola, Associazione Ricreativa e Culturale, Belli Roberto, Gamba Sara, Giovanni Carnosa, Andrioletti Tino – Lina, Noemi Migliavacca-Manuel Roberto, Gaetano e Anto, Ruggiero Andrea, Rossi Valeria – Imberti Domenico Piva, Ostia per l’Africa, Finazzi Fabianovia, Giavazzi Daniele, Pedrali Carlo Giovanni, Frisia Aless-Gotti, Bellicini Vittorio, Don Sandri, Nosari Ettore-Cianfarini Natalina, NN, Betta, Valter Previtali, Gotti Alberto-Fuselli Genoveffa, Biscaro Manuel-Pizzi Valentina, Valentina, Luigi Vincenti, Marini, Gotti Davide – Maurizio Rubini, Cesare Fenili, Zanotti Elena, Piantoni Fausto, Melocchi Barbara, Mariangela Carminati, San Marino for the Children, tutti scritti in piccolo perché ne mancano tanti altri. 

Non tutto è stato completato e abbiamo imparato che ripartire non è facile.
Sul conto sono rimasti 5,000 Euro perché si vuole dare ascolto a sostenere quanto ancora manca, come la cucina dell’ospedale…

L’amministratore dell’Ospedale di Distretto di Balaka conferma tutta la riconoscenza per il grande aiuto ricevuto, che ha permesso di ricominciare, e così ci dice: 

“È un tempo di tante incognite per il Malawi che pur restando il paese più povero al mondo, vuole ricominciare e ricostruirsi evitando corruzione e disinteresse. 
Possa questa storia diventare un modello che ispiri i giorni a venire.
Con tanta riconoscenza” (Mr Donald Makata – Administrator). 

E così termina il nostro racconto di questi tre mesi che hanno portato alla riapertura dell’Ospedale di Distretto di Balaka, una storia che ora può continuare con le proprie forze, e sa che può riuscire.
E in questi giorni difficili anche al vostro villaggio, possa Dio benedire la vostra generosità.


Dal Malawi padre Piergiorgio Gamba
a nome di tutti i Friends of Balaka District Hospital 
e di tutti i Missionari Monfortani del Malawi 
Grazie a tutti benefattori per la ricostruzione dell’ospedale di Balaka

2 Novembre 2020 

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