TAMTAM MALAWI – Primo bilancio del nuovo Governo, ottobre 2020

Ed eccoci alla vigilia di una nuova stagione per il Malawi.
Come in tanti paesi al mondo riaprire a una normalità che è mancata per mesi è una necessità importante quanto tutte le attenzioni necessarie per tenere a bada il Virus.
Sono trascorsi i primi cento giorni della presidenza di Lazarus Chakwera e Klaus Chilima. C’è stata volontà di nuovo e tanta speranza che la povertà venga dimenticata.
Maè un cammino lungo. L’aspetto più in positivo è la lotta alla corruzione che era diventata proprio uno stile di conduzione del paese.
Il presidente è andato in visita ai paesi vicini e ha riportato a casa distensione e dialogo: un passo importante a garanzia di collaborazione. In Mozambico la presenza dell’Isis fa paura, in Zimbabwe anche la nuova amministrazione post-Mugame non ha migliorato la conduzione del paese, in Tanzania è stato importante incontrarsi anche se non si è parlato del contenzioso tra i due paesi in merito ai confini disputati lungo il lago Malawi che la Tanzania chiama Lake Nyasa. 
Alcuni segnali che hanno caratterizzato l’azione governativa di questi mesi. Nei cento giorni del nuovo governo c’è stata anche una prima manifestazione da parte delle donne che nonostante le tante promesse non vedono la loro presenza significativamente presente tra le tante nuove cariche amministrative.
Il partito che era al governo, il Democratic Progressive Party, sconfitto nelle nuove elezioni di Giugno, è al centro di faide interne che lo stanno distruggendo.
Continua la sfida, che intende approvare una legge in favore dell’aborto in Malawi, tra organismi non governativi e quasi tutte le chiese e religioni presenti nel paese.

12 OTTOBRE – RITORNO ALLA SCUOLA
I ragazzi dei villaggi dopo sette lunghi mesi di attesa riprendono la strada della loro scuola.
Gli studenti della Terza Media hanno completato gli esami di stato e a mesi sapranno i loro risultati sperando di non aver perso un anno. Gli studenti della Quarta Superiore sono a scuola e a fine mese completeranno i loro esami lunghi due settimane. Ma da Lunedì 12 Ottobre tutto gli altri studenti sono attesi in aula.
I sette mesi trascorsi sono lontanissimi dal vissuto dei paesi del nord del mondo o anche da paesi come India e Brasile. Per qualche motivo non ancora del tutto compreso, il contenimento della diffusione del COVID – 19 ha funzionato. La prevenzione è stata l’unica possibilità di fermare il virus perché la struttura sanitaria già ai limiti minimi non avrebbe potuto garantire nessun aiuto.
Nella data della riapertura della scuola che permetta a tutti gli studenti di completare il terzo trimestre e prepararsi a Gennaio 2021 per il nuovo anno scolastico, c’è tutta la speranza del Malawi e della sua gente. La data coincide anche con l’inizio della nuova stagione dell’agricoltura che ancora segue il ritmo dell’arrivo dei monsoni, sperando che siano regolari e permettano l’unico raccolto da cui dipende la sopravvivenza e la crescita del paese. Il governo ha promesso una grande distribuzione di fertilizzante a oltre quattro milioni di famiglie. Ogni famiglia ha almeno 6 persone e quindi diventa quasi una distribuzione universale di fertilizzante a prezzo stracciato che può rendere il paese autosufficiente dal punto di vista alimentare sconfiggendo la fame.
Alla vigilia di una nuova stagione il Malawi vive quest’attesa con tanta fiducia.
La Terza Media ha completato gli esami di fine anno. Resta l’attesa dei risultati che auguriamo siano per entrare alla scuola superiore.

OTTOBRE – RITORNA LA PRESENZA DELLA SANT’EGIDIO IN MALAWI
I lunghi mesi del Corona Virus hanno reso difficile anche alla clinica Sant’Egidio una presenza continua a sostegno delle tante iniziative e attività già presenti in Malawi.
Paola e Roberto, che sono l’anima a servizio di tante attività anche molto specializzate nel campo della medicina in particolare, ma anche delle Scuole della Pace e Food Centers per i più poveri, con la loro presenza hanno riportato un grande segnale di voler continuare l’esperienza di fratellanza che Papa Francesco ha richiamato ad alta voce nell’enciclica “Fratelli Tutti”.
La forza di questa comunità è che non si sono mai interrotti i legami di collaborazione quotidiana. La speranza che si riaprano i voli aerei è parte dei segnali di una nuova stagione che ricomincia proprio oggi. 

15 OTTOBRE – FESTA PER UN OSPEDALE CHE RIAPRE
Ogni anno il Malawi celebra il Mothers’ Day in questa data.
La grande collaborazione sperimentata fin dal primo giorno, dopo l’incendio che nella notte del 30 Luglio lo aveva distrutto, ha permesso di riportare a casa tutti i pazienti e continuare un servizio essenziale. Nei giorni della pandemia solo l’ospedale di distretto poteva garantire un vero aiuto a tutta la gente. Un grazie grande a Davide Amato per la bella presentazione, in foto. 

Davide Amato su Sant’Alsssandro:  “Malawi, una gara di solidarietà per riaprire l’ospedale di Balaka distrutto da un incendio”.

Nata come una sfida nella notte del 31 luglio, la riapertura dell’ospedale distrettuale di Balaka – cittadina del Malawi, meta di missionari e volontari bergamaschi – è diventata realtà lo scorso 16 settembre, dopo che, a causa di un incendio innescato da un cortocircuito, gran parte della struttura sanitaria era stata polverizzata. «Non ci sono stati feriti, ma tutti i 146 pazienti, illesi, sono stati trasportati altrove», ricorda padre Piergiorgio Gamba, missionario monfortano di Ubiale. Quanto ai danni materiali, le fiamme avevano distrutto deposito delle medicine, cucina, lavanderia, reparto dell’amministrazione e sistemi idraulico ed elettrico. «In quella notte di fine luglio è andato perso tutto, proprio nel momento in cui, a causa dell’incedere della pandemia con oltre 5.500 casi di positivi nel Paese, era necessario che l’ospedale, unico appiglio per gli ammalati della zona, funzionasse al meglio». Pertanto ne è nato l’immediato bisogno di organizzare una raccolta fondi (https://www.adozioni-malawi.org/2020/08/07/tamtam-malawi-appello-per-lospedale-di-balaka/), destinata alla ricostruzione e riapertura dei vari padiglioni, perché «in mancanza di altre strutture sanitarie, far tornare operativo in fretta il Balaka District Hospital era una priorità».
Con il sostegno inviato dall’Italia è stato acquistato tutto il materiale necessario. Medicinali, utensili, camici, frigoriferi e lavatrici. «L’aiuto ricevuto ha permesso di non indugiare ulteriormente, superando i tempi della burocrazia, e di dare vita ad un miracolo capace di salvare migliaia di malati, che, altrimenti, sarebbero rimasti nelle capanne dei nostri villaggi senza alcun tipo di assistenza», prosegue il 68enne bergamasco, in Malawi dal 1976. Con l’ammissione del primo paziente lo scorso 16 settembre, e la successiva riapertura del reparto di maternità, l’ospedale è tornato in funzione. «Al momento vengono ricevuti tutti i malati, e la degenza è assicurata in base alle necessità. Ci muoviamo a piccoli passi verso un servizio completo, in attesa della riapertura generale del 12 ottobre. Le immagini che invio in patria, fin troppo semplici se paragonate alle condizioni degli ospedali italiani, vogliono essere un segnale importantissimo. Ancora una volta, grazie. Nella speranza che questo ospedale possa essere anche una difesa contro la pandemia».

Anche la sala operatoria è in funzione, come mostra la fotografia di oggi 10 ottobre 2020. 

Il 15 Ottobre sarà il giorno della festa e del ringraziamento per tutti quanti hanno sostenuto questa gara di solidarietà che è stata importantissima nella riapertura dell’ospedale.
Parte degli aiuti ricevuti serviranno per preparare un grande dono per tutti gli oltre 200 pazienti e il personale medico. E vi invitiamo Giovedì, Festa della Mamma in Malawi, per una festa che dica a tutti, Benvenuti all’Ospedale del Distretto di Balaka. Questa esperienza vuole restare una memoria che ci indica la possibilità di responsabilizzarci di tutto quanto succede attorno a noi. 
Vi aspettiamo tutti.

OTTOBRE – UN MESE ASSIEME A MARIA
In questo mese che insistiamo a chiamare l’inizio di una nuova stagione, tutte le sere e anche in diretta con la televisione Luntha, è bello ritrovarsi per la preghiera del Rosario.
Anche se il nome Corona è diventato tristemente famoso, non ha confuso la gente che anzi approfondisce la fede che diventa sempre più importante.

A MARIA SANTISSIMA AFFIDIAMO ALBA E PIERO ROLLERI DEL GRUPPO “SECONDA LINEA MISSIONARIA” DI OSTIA LIDO

E il TamTam della savana questa notte veglia in preghiera per Alba, moglie di Piero Rolleri, pilota dell’Alitalia che ha portato il S. Papa Giovanni Paolo II nei suoi viaggi nel mondo.
Da poco avevano festeggiato i 53 anni di matrimonio. Alba è stata portata via improvvisamente e – assieme alla sua famiglia e i suoi cari – la ricorda con tanto affetto tutta la missione del Malawi.
Sempre attenta e capace di condividere serenità e impegno è stata da sempre parte del Gruppo Missionario di Seconda Linea Missionaria che per decenni è stata l’espressione parrocchiale e la presenza dei laici nella missione in Malawi. Non si spiegherà mai completamente la crescita della chiesa nella Diocesi di Mangochi, senza il racconto delle centinaia di presenze missionarie da parte di tanti volontari che hanno dato il meglio di se stessi pur senza nessuna pubblicità, ma con tanta generosità.
E così ricordiamo Alba che dal cielo ora potrà venirci a trovare alla missione del Malawi.
E a Piero le preghiere e le condoglianze di tutta la nostra tribù.
Nella foto del gruppo Alba è la terza da destra, nella sede di Seconda Linea Missionaria a Santa Monica, a Ostia Lido – Roma. 

120 ANNI IN MALAWI DEI MISSIONARI MONFORTANI

120 anni dei missionari monfortani in Malawi

Anche il gufo ha fatto ritorno sulla nostra capanna: un altro segnale importante di questa nuova stagione per il Malawi.
Un segno di buon augurio? Speriamo.

Un abbraccio virtuale dal Malawi, 
Padre Piergiorgio Gamba

1o Ottobre 2020 


 

Translate »