Il Natale di Balaka dal Malawi
Un caro saluto di inizio anno, arricchito dal racconto di alcuni momenti vissuti in questo Natale.
Un Natale silenzioso quello di quest’anno. Per qualche motivo non troppo gioioso, come se mancasse quella speranza che a Natale porta la festa.
Il tamburo ha comunque continuato il suo richiamo e la festa del Natale nel nostro villaggio ha avuto momenti molto belli:
1. Il Natale degli orfani dell’Adozione a Distanza.
In tutti i centri della missione di Balaka, Phalula e Utale si e’ ripetuto il grande raduno, la festa i giochi e la condivisione dei doni.
Per la prima volta il Natale degli orfani a Utale…
Dentro lo zainetto da scuola, nuovo e colorato, tanti regali …
tanti auguri, lo dice di tutto cuore, per un 2009 che dia speranza.
Il 5 Gennaio 2009 inizia il nuovo anno scolastico per il Malawi.
Sono milioni di studenti che speriamo non si perdano per strada.
Tanti auguri.
2. Il Natale del Cecilia Youth Center.
Il presepio costruito al Centro giovanile… con le statuine fatte con il fango… uno spettacolo.
Il gruppo della danza liturgica che quest’anno ha preparato dieci canti, registrati per la radio e filmati da padre Luciano Marangon per la Televisione Luntha…
un vero spettacolo che ha aiutato il Natale a diffondersi.
3. Il Natale alla Casa a Meta’ strada
Per la prima volta si e’ celebrata la messa nella chiesa della riconciliazione interconfessionale. Con i ragazzi usciti di prigione a raccontare il loro primo natale “libero” e quello che succede nelle carceri.
E ancora le loro testimonianze a preparare il ritorno a casa dopo i sei mesi trascorsi in preparazione di questo momento.
Il giorno della partenza hanno messo in mostra quanto hanno imparato a fare e poi le macchine da cucire o gli strumenti di carpenteria che riceveranno in base al corso seguito. Potranno cosi’ cominciare a casa loro una vita capace di autogestirsi.
E’ un augurio…
4. Il saluto a Venansio Msosomera
Il Catechista centenario della missione di Mpiri. La festa del ringraziamento era stata preparata per il 30 Dicembre. Ma ha voluto celebrare il Natale in cielo e alla vigilia ci aveva lasciato. Il 26 dicembre, la preghiera guidata dal vescovo Alessandro Pagani proprio al suo villaggio, alla casa che si era costruita con il suo impegno, e’ stato accompagnato nel suo ultimo viaggio.
Riposa in un angolo del suo grande campo dove, come ai capi villaggio, gli era stato concesso di avere il cimitero per la sua tribu’.
Nonostante la pioggia e’ stato un giorno di tanta riconoscenza per tutto la vita che ha speso per la missione e i suoi cristiani.
Sono tantissimi missionari monfortani che Venansio ha accompagnato nel ministero.
Si e’ guadagnato da tutti la stima e la riconoscenza. La chiesa Africana ha certamente i suoi santi.
Buon Anno da tutta la missione.