Un padiglione per l’ospedale di Balaka

Da Bergamo al Malawi: un padiglione per l’ospedale di Balaka, il dono da “Africa 3000” che opera con padre Mario Pacifici, per un investimento da 200 mila euro.

Alla fine è «crollata» nella sala riunioni. Fino a quel momento, lei, Doris Kayambo delegata del ministro della Sanità del Malawi, era riuscita a mantenere l’aplomb che si addice a un personaggio del suo rango, ma quando si è trovata nell’ampio locale del nuovo padiglione all’ospedale di Balaka non ce l’ha più fatta. «Fantastico – ha esclamato la funzionaria che dello stesso ospedale è anche direttrice –. Una struttura del genere non l’abbiamo mai avuta».

Un dono da Bergamo, davvero un gran bel regalo.

Ospedale di Balaka

Ospedale di Balaka

Mittente: “Africa 3000 onlus”, associazione che da 10 anni opera a Balaka, 250 chilometri dalla capitale Lilongwe, assieme ai monfortani di padre Mario Pacifici.
Prima la comfort clinic con il gabinetto dentistico, l’ambulatorio per il pronto intervento e il laboratorio per le analisi, poi la scuola dei mestieri e ora il nuovo padiglione per le malattie infettive da affiancare alla struttura principale dell’ospedale. Un paio d’anni fa era stato il governo ad avanzare la richiesta e, in 15 mesi, ecco la donazione andare in porto: 450 metri quadri con 32 posti letto, bagni, docce, spogliatoi per il personale medico e la famosa sala meeting.

Interno ospedale di Balaka

Interno ospedale di Balaka

Tutto pronto per la fine di gennaio: l’inaugurazione, che oltre a Doris Kayambo ha visto la partecipazione di numerose altre autorità e dei rappresentanti di Africa 3000, primi fra tutti il presidente Roberto Spagnolo e il dottor Carlo Spini, braccio operativo dell’associazione a Balaka, è avvenuta ai primi di febbraio. Il progetto, o meglio la revisione del disegno di massima arrivato dal Malawi, è dell’architetto bergamasco Mauro Centurelli, mentre la realizzazione è stata affidata alla cooperativa «Andiamo trust», dello stesso padre Mario Pacifici, con il fondamentale contributo del capomastro Italo Scandella. In tutto un investimento da 200 mila euro, 170 mila dei quali donati ad Africa 3000 da una famiglia bergamasca rimasta anonima.
Tonnellate di viveri
«Dopo l’inaugurazione – ha detto Spagnolo – abbiamo provveduto a distribuire in 8 località diverse oltre 118 tonnellate di viveri nell’ambito del progetto Maurella (in memoria di Maurella Lecchi, consigliere di Africa 3000 scomparsa nel 2008):  grano, fagioli e riso che contribuiranno a sottrarre alla fame almeno 3-4 mila persone».

(Dall’Eco di Bergamo di Lunedì 28 Febbraio 2011 – scritto da Emanuele Falchetti)

Translate »