I vescovi e la politica in Malawi

I VESCOVI, LA POLITICA E QUELLA LETTERA DEL 1992

Il messaggio della Conferenza episcopale è intessuto di riferimenti alla lettera pastorale dell’8 marzo 1992, il primo intervento dei vescovi del Malawi a sostegno di uno sviluppo democratico della politica e della società: lo sottolinea Andrew Kaufa, direttore dei programmi dell’emittente cattolica “Tv Luntha”. Il messaggio, scrivono i vescovi, è “vicino” nello spirito alla lettera del 1992. C’è la brevità del testo, appena otto pagine a fronte delle circa 40 dei documenti degli anni scorsi, ma c’è soprattutto la volontà di contribuire a “una nuova era caratterizzata da un dialogo onesto e rispettoso e dalla ricerca comune di soluzioni che garantiscano lo sviluppo integrale del Malawi”.
Alla MISNA Kaufa dice che il messaggio è stato accolto con “sollievo” da gran parte della popolazione, preoccupata che la fede cattolica del presidente Bingu wa Mutharika potesse in qualche misura condizionare i vescovi.
“Il documento – sottolinea il direttore di ‘Tv Luntha’ – mette in guardia dal rischio di una nuova autocrazia dopo gli anni bui di Kamuzu Banda”. Il riferimento è al primo presidente del Malawi indipendente, accusato nella lettera del 1992 di aver tradito le promesse di democrazia e di rispetto dei diritti umani nate con la fine del dominio coloniale. “Oggi – sostiene Kaufa – appare centrale la necessità di riprendere un confronto politico e sociale di ampio respiro”. Nel messaggio si denuncia un uso distorto della maggioranza parlamentare da parte del governo, “troppo fiducioso in se stesso” e non abbastanza sensibile alle esigenze del “bene comune” e della “riconciliazione”. A lasciare il segno è stata l’approvazione di alcune leggi controverse, da quella che permette di sposarsi già a 16 anni di età a quella che sostituisce la bandiera nazionale adottata dopo l’indipendenza. La Chiesa e molte organizzazioni della società civile temono che le nuove norme sul matrimonio finiscano per ostacolare i progressi nell’istruzione femminile. Tutto ideologico, invece, il confronto sulla bandiera. “Nella nuova versione – racconta Kaufa – il sole è spostato al centro, alto nel cielo: l’idea, contestata da molti, è che in Malawi la ‘nuova era’ sia cominciata da tempo”. (Vedi anche notizia delle 15.00)

Pubblicato da MISNA il 3/11/2010

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