In ricordo di Felix Golombe, morto per malaria

1 Marzo 2009

Alla grande famiglia dell’Adozione a Distanza.

In questa domenica prima di quaresima, veniamo a condividere con voi tutti un tristissimo messaggio.
In questa notte di veglia la tribù degli Angoni delle colline che sovrastano Ntcheu piangono un loro figlio che ci ha lasciato.
Con loro nel lutto improvviso ci sono tutti gli orfani, i volontari del Malawi e dell’Italia e tutti dell’Ufficio Adozioni.
Felix Golombe, sabato sera non è riuscito a sopravvivere a un attacco di malaria che in questi mesi sta portando via troppa gente.
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Le ultime fotografie che abbiamo sono state riprese il 18 Febbraio 2009.
Era l’ultimo giorno per la consegna delle rette scolastiche
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In questa stagione delle piogge che si sta concludendo con temporali molto irregolari la lunga fila si affrettava per poter tornare presto a casa.
Dentro l’ufficio delle Adozioni continuava la preparazione di un nuovo programma che potesse meglio aiutare gli orfani. Assieme a Michael un esperto di studi sociali e di recupero dei ragazzi di strada, Felix al computer ripassava l’elenco dei ragazzi più grandi, quelli che chiamiamo Seniors e frequentano la terza media e le scuole superiori fino all’università.
Bisognava trovare un modo diverso di accompagnarli aiutandoli in particolare nel programma di una scelta di vita, una professione che potessero iniziare dopo la scuola e gli studi.
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Pochi giorni dopo Felix non si era sentito bene e risultato positivo al test della malaria era stato ricoverato all’ospedale delle Suore Poverelle di Mikoke. Lo aspettavamo a casa, ma la Suor Mariangela che lo ha seguito personalmente e di continuo notte e giorno, aveva continuato analisi e cure. A giorni mostrava un recupero veloce per poi ricadere in uno stato doloroso sempre più preoccupante.
Fino a sabato si era comunque alzato a mangiare. Nel pomeriggio aveva però sviluppato sintomi sempre più gravi. La totale mancanza di pressione arteriosa era stata parzialmente corretta ma lo stato di salute era precipitato in uno schok che lo vedeva incapace di reagire.
Non ci sono altre parole per dire cosa ha vissuto se non il silenzio di una malaria perniciosa che non lascia scampo. Diversi sono stati gli orfani che hanno vissuto in questi mesi un’uguale esperienza che non risparmia.
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Dall’ospedale è ritornato per un saluto alla comunità di Balaka dove era nato e cresciuto prima di partire per il suo villaggio sulle colline sulla strada per Dedza. Dopo la preghiera dalla chiesetta del seminario il lungo viaggio tra la gente che lo aveva accompagnato
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Tutto è stato troppo veloce. Ancora fatichiamo a capire cosa sia successo.
Felix Golombe, orfano lui stesso prima del papà e poi della mamma fino dall’inizio ha vissuto come una missione la sua presenza tra gli orfani.

Suo era il lavoro a computer con tute le fotografie e gli aggiornamenti dei dati dell’adozione.

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E lunedì pomeriggio saremo tutti a pregare al suo villaggio.
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Per oggi lo ricordiamo così, nel giorno del suo matrimonio il 31 Agosto 2008.
All’uscita della chiesa era stata una festa grandissima.
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E Margareth la giovane moglie si era scritto tra i capelli la F di Felix per dirgli tutto il suo amore.
Ora è rimasta sola in questo giorno tristissimo.
Per tutta la nostra famiglia dell’Adozione di Balaka è forse il giorno più difficile che abbiamo vissuto.
Nella preghiera di questa Quaresima cerchiamo la forza della fede per continuare.
E poi vi diremo ancora domani di questo lutto e di questa sofferenza. E a Felix chiediamo che continui a seguire la sua grande tribù che oggi si sente ancora più orfana.
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E a tutti chiediamo la vostra preghiera per questa famiglia così provata dal dolore.

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