Primo Febbraio 2009, la memoria per il domani
Tutta la grande tribù del Cecilia Youth Center in cammino verso lo stadio della cittadina di Balaka.
L’appuntamento è importante e atteso. è la finale della competizione del distretto di Balaka in quella che è chiamata la Presidential Cup.
Un momento atteso e tanto temuto. Mai una piccola squadra di oratorio avrebbe pensato di sfidare le 35 altre squadre del distretto e uscirne indenne. Per questo la presenza di tutti i 400 dell’oratorio del Cecilia Youth Center era importante.
Per vedere come la speranza si può trasformare in un miracolo.
La prima partita per il terzo e quarto posto si era conclusa ai rigori.
I piantatori di riso del Mwima stars erano stati battuti. Un motivo in più per temere la squadra avversaria che si doveva incontrare.
Solo al vederli facevano paura. Nella bellissima uniforme fatta apposta per loro con tanto di nome scritto dietro. Il Balaka Medicals. Una squadra con una lunga tradizione che risale agli anni della dittatura quando tutti gli ospedali di distretto avevano la loro squadra.
Oltre all’uniforme, erano davvero grandi e giocavano ormai da anni diciamo in serie B, anche se a volte sfidavano le squadre della Division One, il torneo a più alto livello del Malawi.
La squadra del Tiyeni Tisewere, a confronto, era proprio la squadra da oratorio.
Bellissima l’uniforme: un dono del Football Club di San Pellegrino Terme.
Il giocatore più giovane poi non aveva nemmeno le scarpe e ha giocato tutta la partita scalzo.
Decisamente, sembrava che per loro il campo fosse troppo grande.
La partita è stata poi un susseguirsi di grande calcio. Solo il gioco di squadra poteva permettere di
scavalcare la difesa organizzatissima del giallo del Medical team che sembravano chiudere alla perfezione ogni incursione. Per due volte il Tiyeni Tisewere era stata in vantaggio.
Ma a dieci minuti dal termine si dovevano arrendere al due a due che avrebbe portato ai rigori dove la potenza della squadra avversaria contava molto.
Poi da un’ultima avanzata a due minuti dal termine è venuto il goal del tre a due.
Ed è stata la festa che entra di diritto nella memoria del Cecilia Youth Center.
La festa è solo iniziata.
All’ombra di una bandiera italiana dell’oratorio è stata una grande invasione di campo.
Nello sconforto del Balaka Medicals,
come capita in tutte le sconfitte.
Poi la grande festa della premiazione.
Un assegno di 100.000 Kwacha, circa 500 euro. Una cifra enorme per il nostro villaggio.
E la coppa di campioni del distretto di Balaka, firmata dallo stesso presidente della repubblica.
La festa all’oratorio sarà domenica prossima.
Per oggi basta aver raggiunto quanto pareva insperabile:
Campioni di Balaka, Campioni di Balaka…
E domani? Da ora in poi il cammino è fuori dalla nostra portata.
Il torneo continua con la sfida diretta con altrettante squadre che hanno vinto il torneo nel loro distretto.
I ragazzini scalzi hanno già superato una volta il loro “Golia” per cercarne altri…
L’ideale dell’oratorio resta che tutti i 400 ragazzi e ragazze che lo frequentano possano trovare anche nello sport un ideale. Ma oltre i confini del villaggio è un territorio sconosciuto.
Già da domani il portiere e il centravanti saranno a Blantyre la grande città con due squadre famose che li hanno già portati a firmare un contratto per un anno…
Come accompagnarli? Come impedire che si perdano in città dove saranno pagati solo per le partite che giocheranno, perché questa è la regola che hanno firmato.
E la scuola? Riusciranno a continuare?
Per oggi è la festa.
E mentre l’allenatore in cravatta gli guarda le spalle nell’uniforme del San Pellegrino Terme, è bello rigirarsi tra le mani una coppa di plastica, made in China.
A domenica prossima per raccontare il domani dei ragazzini dell’oratorio che sono diventati grandi.
è la storia di Cecilia, di Prince … che continua.