Somalia: nuovo grave attentato

Attentato in Somalia, il COSV esprime rabbia e cordoglio

“BASTA IMMOBILISMO POLITICO, BISOGNA AGIRE”

Una reazione di dolore e cordoglio ma anche una protesta contro l’immobilismo della politica. Sono le ong italiane presenti in Somalia che esprimono rabbia e sgomento dopo l’attentato suicida di oggi a Mogadiscio all’Hotel Shamo dove hanno perso la vita 4 ministri del Governo transitorio somalo, due giornalisti e oltre 15 studenti dell’università laica del Benadir.
“Un attacco senza precedenti” commenta da Nairobi Novella Maifredi, responsabile dei progetti in Somalia del COSV “dopo anni di crisi politica e umanitaria oggi ci troviamo di fronte a un punto di non ritorno, mai avevamo visto la Somalia in queste condizioni. Questa e la dimostrazione della forza e del potere sul territorio di Al Shabab, la componente fondamentalista che ha in mano gran parte del paese”. Attentato oggi grave in quanto colpisce direttamente continua Maifredi “le forze vive di un paese e di una citta come Mogadiscio ormai alla deriva, dove noi cooperanti da almeno due anni non possiamo entrare perche bersagli di attacchi e dove anche la popolazione e ostaggio della violenza e della poverta”. Cosa fare allora? “Non si può restare immobili, siamo stanchi di registrare solo parole di indignazione e nessun atto concreto da parte della politica, italiana e internazionale, e il momento di dire apertamente che cosa si vuole fare per non far implodere la Somalia” sottolinea la cooperante COSV.
Un appello alla politica dunque, all’Italia, all’Europa, perchè non si continui a dare per scontato che la Somalia è persa, abbandonata a un destino ineluttabile.

Per informazioni: www.cosv.org

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